Anno di pubblicazione: 2020
Nr. pagine: 283
Prezzo di copertina: € 09,90
Voto personale: ❤
Prezzo di copertina: € 09,90
Voto personale: ❤
"Il negozio di abiti da sposa di Fran Delaney è un posto speciale. Fran trova capi vintage favolosi, scopre tutto quello che può sulla loro storia, poi li abbina alle spose giuste. I suoi sono più che semplici abiti: mettono in risalto l’autentica personalità di chi li indossa. Fran riesce sempre a trovare l’abito perfetto per ognuna, anche se spesso la scelta ricade su qualcosa di totalmente inaspettato per la sposa. Ha una proposta audace per chi soffre di timidezza. Un vestito semplice per la ragazza che non ha paura di osare.E qualcosa di eccentrico per chi normalmente tende a non farsi notare. Nel suo lavoro Fran segue sempre due princìpi: non innamorarsi mai di un abito e non proporne mai uno che abbia una storia sfortunata. Entrambe le regole, però, sono destinate a infrangersi quando le capita tra le mani un bellissimo capo degli anni Cinquanta. Indagando sulla precedente proprietaria, Fran incontra Rafael Colt, il figlio della sposa, e scopre un segreto che potrebbe essere la chiave della propria felicità… "
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Quando ho visto la copertina di questo
libro ed il suo titolo “Il vestito perfetto” ho pensato di trovarmi davanti ad
una commedia leggera, frivola, ad una storia di quelle già lette e rilette
mille volte ma che ti fanno passare una lettura serena e piacevole.
Non avevo ancora fatto i conti con
Francesca Delaney, la protagonista.
Non riesco ad utilizzare mezzi termini
con lei: l’ho detestata fin dalla prima pagina, lei e il suo negozio di abiti
nuziali vintage "The Whispering Dress".
Non è il vintage che non mi piace.
Cioè…si, il vintage non mi fa impazzire
molto.
La protagonista non sono riuscita
proprio a farmela piacere.
Fran è una donna controcorrente,
innamorata di tutto ciò che è antico e fin qui niente di male, anzi.
Ama il vintage alla follia, ama i
matrimoni e ama l’amore. Parla solo di queste tre cose in ogni suo discorso:
vestiti vintage, matrimonio e amore. Ancora, ancora e ancora.
È sdolcinata, melensa, stucchevole, vive
completamente fuori dal mondo tanto che a volte sembra quasi matta.
È una di quelle persone che non riesci a
capire se ci è o ci fa.
Il suo lavoro consiste nel recuperare
abiti da sposa vintage, restaurarli e abbinarli ad una sposa.
Le donne che entrano nel suo negozio non
hanno la facoltà di scegliere il proprio vestito da sposa.
È Francesca che, guardandole e
scambiando poche parole, capisce il loro carattere, ciò di cui hanno bisogno
per avere una vita matrimoniale perfetta, e trova l’abito adatto a loro.
Se una ragazza è timida, insicura di sé
e del suo fisico perché non si piace e generalmente si nasconde sotto vari
strati di vestiti, Francesca le consiglierà un abito a sirena, super stretto,
tipo seconda pelle, perché è con questo vestito che lei imparerà a piacersi.
Questo perché il vestito è appartenuto
in precedenza ad una signora che negli anni 40’ era una donna favolosa e sicura
di sé e quindi la storia si dovrà ripetere con la nuova sposa.
Per Francesca i vestiti sono in grado di
“sussurrare” la loro vita precedente alla sposa che li sta indossando in quel
momento e di “trasformarla” esattamente nella persona che vorrebbe essere.
Una magia, basta solo indossare l’abito.
E ovviamente tutte le spose che
incontrano Francesca, all'inizio sono stranite dalle sue idee, ma non appena
provano l'abito che lei insiste a fargli provare, si piacciono immediatamente e
capiscono che d'ora in poi avranno una vita migliore proprio grazie a
quell'abito.
Cioè… parliamo seriamente. Io dal
matrimonio ci sono appena passata.
Non ero né una sposa maniaca del
controllo né una menefreghista che lascia tutto al caso.
Ero “la sposa media”.
Ma quale “sposa media” entra in un
negozio, accetta di non essere lei a scegliere il proprio vestito e, quando
viene obbligata ad indossare qualcosa di completamente diverso dal suo ideale,
non se ne va immediatamente mandando a quel paese la commessa??!!
Suona molto inverosimile. Tutta questa faccenda del negozio e dei vestiti vintage di Francesca suona troppo inverosimile. Ecco perché non mi è piaciuto questo libro.
Sulla storia d'amore tra Francesca e
Rafael poi non mi voglio soffermare troppo.
Non ne vale la pena. Se all’inizio il
personaggio di Rafeal mi piaceva abbastanza, da quando inizia a frequentare la
protagonista diventa pessimo e surreale anche lui; praticamente una versione
maschile (neanche troppo maschile) di lei.
Mi rendo conto di aver demolito questo
libro ma non potevo fare altrimenti.
Credetemi, era davvero tanto tempo che
non lottavo in questo modo tra la voglia di abbandonare la lettura e la
determinazione di portarla a termine per presentare la recensione.
Decisamente bocciato.
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